venerdì 2 agosto 2013

E poi capita che...

E poi capita che una mattina ti alzi, fai colazione con il tuo A., ti vesti, saluti ed esci, come tutte le mattine per andare a lavoro, ma succede qualcosa di speciale, che ti fa emozionare e commuovere. Non è qualcosa di eclatante, ma un gesto dolce di una persona importantissima.
Ecco, stamattina sono uscita di casa, ho aperto la mia macchina distrattamente ed ho visto che alla maniglia della portiera erano attaccati, con un piccolo pezzo di scotch di carta, dei fiorellini di campo, sicuramente raccolti dai giardini circostanti l'abitazione. Mi sono fermata un attimo, ma senza esitazione il mio pensiero è andato a mio papà, un fantastico uomo di 77 anni che ogni tanto mi fa arrabbiare, che ha pensato alla sua "bambina" mentre andava a fare la solita passeggiata mattutina con Peggy, la cagnolina di famiglia. Abitiamo molto vicini, perciò spesso passiamo l'uno sotto casa dell'altra e stamattina non solo mi ha lasciato i fiorellini, ma mi ha aspettata per salutarmi sotto casa sua, con la cagnolina scodinzolante.
Può sembrare una cosa piccola, ma questa cosa piccola mi farà stare bene per tutto il giorno.
Ti voglio bene papà.



3 commenti:

  1. Ecco, te, hai presente che cosa hai scritto?
    Voglio dire, ti sei aperta, come dire, apertamente.
    Allora a me viene un pensiero, riguardo la tua voglia di scrivere, con l'idea che non sai ancora quale sia. Prendi questo episodio così toccante ed emozionante, metti un po' di sale e un po' di pepe e un po' di zucchero, che so del latte o del vino, prepara con la fantasia, la tua fantasia, quella storia che questo e poi capita che potrebbe stimolarti.
    Ora ti spingo, e me ne scuso se invado: ipotizziamo che i fiori di campo fossero stati attaccati da quel ragazzo che incroci al bar tutte le mattina, che forse vi siete guardati quasi distrattamente, ma che col tempo a te sembra di conoscerlo, come lui crede di sapere chi sei, allora per cambiare l'equilibrio è lui che fa la prima mossa in quanto te coi pensieri sei impegnata in altro.
    Cosa potrebbe esserci prima di questo bell'episodio che ti rigenera la giornata?
    E cosa potrebbe esserci dopo?
    Cosa potrebbe pensare lei?
    E lui nell'attesa?
    Cosa "si" pensavano in quel bar nei giorni e mesi precedenti?
    E nei mesi successivi cosa potrebbero scoprire di loro che non immaginavano nemmeno?
    Ecco, vedi, basta una buona emozione per creare una storia.
    Come diceva Lorenzo già vent'anni fa: La Fantasia!

    Scusa ancora dell'intrusione. Ma ci sono parole che non si possono trattenere. Soprattutto nella speranza che non facciano male.

    Buon proseguimento.
    Scrivi.
    Si sente che le parole le hai in mano.
    Lasciale andare sulla carta.

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    Risposte
    1. Che enorme ritardo nel risponderti, scusa!
      "Aperta, come dire, apertamente" :-))))) E' vero, hai ragione!
      Quanti spunti interessanti mi hai regalato, grazie!

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  2. Non è necessario chiedere scusa, e ci mancherebbe...
    Ognuno ha i proprio tempi...
    Sono contento di averti spuntato qualcosa, alla prossima allora, con le tue "spuntature" (ok, battuta lieve e forse incomprensibile, però l'avevo e non l'ho trattenuta)
    Quindi: dài!, prendi matita e foglio e comincia a scrivere quello che ti passa per la mente, e tutto andrà al suo posto.

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