giovedì 29 agosto 2013

Avete presente Friends?

Nella serie televisiva Friends, amata dalla prima all'ultima puntata (che mi aveva persino commossa), i protagonisti si dividevano tra lavoro, aspirazioni e simpatiche avventure. Quello che più mi aveva sempre affascinata era il loro ritrovarsi nel mitico bar Central Perk, per stare insieme, chiacchierare e scherzare dopo la giornata di lavoro.
Perchè questo non può accadere anche nella realtà, o meglio nella mia realtà?
Ogni anno dopo le ferie cerco di promettermi che prenderò tutto in modo più leggero, che troverò il tempo per l'aperitivo prima di cena, che non anteporrò la passata di Swiffer ad un momento di relax o ad una chiacchierata con un'amica, invece ogni anno è sempre la solita solfa: niente di tutto questo. 
Il fatto è che si torna dalle vacanze con una grande energia, il freddo dell'inverno non è ancora arrivato e sia il corpo, sia la mente sono freschi e riposati, ma rientrare nel solito circolo vizioso ci si mette proprio poco, anche perchè non trovo supporto ai miei buoni propositi. Non dico che si devono spendere chissà quanti soldi per fantomatici apericena in locali super chic, mi basterebbe individuare il bar, il classico bar dove potersi sentire come a casa, non credo sia una missione impossibile, ma non posso neppure andarci da sola o solo con A.. Dovrebbe essere un'azione corale, con almeno altri due o tre amici!
Intanto sto meditando di comprare i dvd della serie televisiva, non si sa mai che a parlarne venga voglia a qualcuno di assecondarmi!

Fonte: www.friends.wikia.com


Fonte: www.englishwithatwist.com

venerdì 2 agosto 2013

E poi capita che...

E poi capita che una mattina ti alzi, fai colazione con il tuo A., ti vesti, saluti ed esci, come tutte le mattine per andare a lavoro, ma succede qualcosa di speciale, che ti fa emozionare e commuovere. Non è qualcosa di eclatante, ma un gesto dolce di una persona importantissima.
Ecco, stamattina sono uscita di casa, ho aperto la mia macchina distrattamente ed ho visto che alla maniglia della portiera erano attaccati, con un piccolo pezzo di scotch di carta, dei fiorellini di campo, sicuramente raccolti dai giardini circostanti l'abitazione. Mi sono fermata un attimo, ma senza esitazione il mio pensiero è andato a mio papà, un fantastico uomo di 77 anni che ogni tanto mi fa arrabbiare, che ha pensato alla sua "bambina" mentre andava a fare la solita passeggiata mattutina con Peggy, la cagnolina di famiglia. Abitiamo molto vicini, perciò spesso passiamo l'uno sotto casa dell'altra e stamattina non solo mi ha lasciato i fiorellini, ma mi ha aspettata per salutarmi sotto casa sua, con la cagnolina scodinzolante.
Può sembrare una cosa piccola, ma questa cosa piccola mi farà stare bene per tutto il giorno.
Ti voglio bene papà.